Quando ci si avvicina al fenomeno kurdo, un ruolo importante è quello dell’etica. E’ facile che gli approcci odierni, determinati prevalentemente da calcoli economici e politici, trascurino completamente riflessioni di tipo morale ed etico. Il fatto che la scienza e la tecnica siano molto più avanti dell’etica e del senso morale, pone le basi per una mentalità pericolosa. L’alleanza spregiudicata con l’economia e la politica di una scienza per nulla influenzata da principi morali ha condotto alle due guerre mondiali, a molte guerre regionali, all’uso della bomba atomica, come conseguenza dell’equilibrio del terrore nucleare, alla distruzione dell’ambiente e ad una politica demografica pericolosa.
Ognuno di questi aspetti da solo potrebbe portare l’umanità sull’orlo del precipizio. E’ assolutamente necessaria quindi un’etica della scienza.
Abdullah Öcalan – “Il PKK e la questione kurda nel XXI secolo”
(2013, Edizioni Punto Rosso, pag.63)